Anno B - San Marco Evangelista

 

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Chi è Marco?

Il testo del Vangelo non dice esplicitamente chi ne sia l’autore. La più antica notizia sull’attribuzione del Vangelo a Marco risale a Papia, vescovo di Gerapoli: «Marco, che era stato interprete di Pietro, scrisse con accuratezza, ma non in ordine, quanto ricordava delle cose dette o compiute dal Signore. Egli infatti non aveva ascoltato né seguito il Signore, ma più tardi ascoltò e seguì Pietro».

In ogni caso è certo che divenne presto collaboratore degli apostoli e, insieme al cugino Barnaba, negli anni 40, lavorò con Paolo ad Antiochia e nelle altre giovani chiese. Dopo un periodo di attività apostolica che non possiamo ricostruire, verso il 60 d.C., Marco è a Roma come stretto collaboratore di Pietro. In questa circostanza e per questa comunità ecclesiale, verso l’anno 65 d.C., egli intraprende la stesura del suo Vangelo, col fine di conservare la predicazione apostolica e tramandarla in modo fedele e preciso.

A chi scrive Marco?

La comunità a cui si rivolge è di origine pagana, da poco venuta alla fede e quasi all’oscuro delle questioni religiose giudaiche; per questo Marco arricchisce le sue fonti con delle piccole spiegazioni.

Com’è strutturato il suo vangelo?

Dopo il preludio, costituito dalla predicazione di Giovanni Battista, dal battesimo di Gesù e dalle tentazioni nel deserto, ci sono alcune rare indicazioni che ci aiutano a scoprire un periodo di ministero in Galilea; poi i viaggi di Gesù con gli apostoli fino alla regione di Cesarea di Filippo; infine un'ultima salita verso Gerusalemme per la passione e la risurrezione.

Che volto di Gesù ci presenta?

Il Vangelo di Marco racconta i fatti e gesti che hanno segnato la vita di Gesù e dei suoi discepoli. Il suo racconto è una lunga suspense che ci porterà a riconoscere nel Gesù crocifisso e risuscitato il Figlio amato dal Padre. Gesù all'inizio è ricevuto dalla folla con simpatia, poi il suo modo di fare umile delude la loro attesa e l'entusiasmo si raffredda; allora Gesù si allontana dalla Galilea per dedicarsi alla formazione del piccolo gruppo dei discepoli fedeli, che culmina con la confessione di Pietro: “Tu sei il Cristo!”. Si tratta di una svolta decisiva, a partire dalla quale tutto si orienta verso Gerusalemme, dove si consuma il dramma della passione, coronato dalla risposta vittoriosa di Dio: la risurrezione.

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