2017 10 12 festival della missione1

  

 

2017 10 12 festival della missione

 

I promotori

Raccogliendo l’intuizione del giornalista Gerolamo Fazzini, a proporre il Festival della Missione sono: la Cimi (Conferenza degli istituti missionari italiani), Fondazione MIssio - Organismo pastorale della Cei e il Centro missionario diocesano di Brescia. La Cimi comprende i rappresentanti dei seguenti istituti missionari: Comboniani e Comboniane (Pie Madri della Nigrizia), missionari e missionarie della Consolata, missionari e missionarie della comunità di Villaregia, missionari e missionarie saveriani, Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere), missionarie dell’Immacolata, missionarie di Nostra Signora degli Apostoli, Padri Bianchi (Missionari d’Africa), francescane missionarie di Maria, Società delle missioni africane e Verbiti (Società del Verbo Divino).

Mission is possible, se siamo aperti al Dono di Dio
Come Istituti missionari promuoviamo e appoggiamo in pieno l’iniziativa del Festival della Missione! Siamo più che mai convinti che il Vangelo di Gesù Cristo abbia bisogno di essere detto, cantato, condiviso, proclamato, testimoniato non solo all’interno delle nostre chiese e delle nostre comunità, ma «uscendo per le piazze e per le vie della città» (Lc 14,21): perché non possiamo tacere questa Vita che è in noi! Riteniamo che il Festival possa essere, oggi, uno strumento privilegiato per condividere questo Dono, in comunione tra di noi e in piena sintonia con quella “Chiesa in uscita” alla quale Papa Francesco fa sovente riferimento. Crediamo fermamente che “La fede si rafforza donandola”! Attraverso le varie espressioni comunicative che ci verranno proposte dal Festival potremo tutti arricchirci del pezzetto di fede che abita e anima ciascuno e ciascuna. Oggi più che mai Mission is possible, nella misura in cui sapremo aprirci al Dono che saremo disposti a offrire, ma anche a ricevere, nella diversità e varietà delle nostre provenienze e culture di appartenenza!

Suor Marta Pettenazzo, superiora provinciale per l’Italia delle missionarie di Nostra Signora degli apostoli e presidente della CIMI (Conferenza Istituti Missionari Italiani)
 
Nelle piazze per dialogare, contemplare e fare festa
Il primo Festival della Missione - che la Fondazione Missio, come organismo pastorale della CEI, promuove insieme alla Conferenza degli Istituti Missionari Italiani e alla diocesi di Brescia nel prossimo mese di ottobre, alla viglia della Giornata Missionaria Mondiale - vuole rilanciare il mandato del Vangelo: “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli” ( Mt 28,19). Come scrive Papa Francesco nel messaggio per la Giornata mondiale missionaria 2016 esso «non si è esaurito, anzi ci impegna tutti, nei presenti scenari e nelle attuali sfide, a sentirci chiamati a una rinnovata “uscita” missionaria».
Nell’Evangelii Gaudium si legge: «Una cultura inedita palpita e si progetta nella città. Ciò richiede di immaginare spazi di preghiera e di comunione con caratteristiche innovative, più attraenti e significative per le popolazioni urbane». (73) Andiamo, allora, in città e nelle piazze per dialogare, contemplare e fare festa per la perenne buona notizia per ogni uomo e per ogni donna  del Vangelo di Gesù. Nelle piazze, come in quel giorno di Pentecoste, inizio della missione dei discepoli. Perché la Chiesa non dimentichi  che è nata in uscita e solo in uscita sarà fedele al suo Maestro.

Don Michele Autuoro, direttore Ufficio nazionale per la Cooperazione Missionaria tra le Chiese e della Fondazione Missio -  PP.OO.MM.Italia
 
Un’occasione per rinnovare lo slancio per l’annuncio
La Diocesi di Brescia accoglie con gioia l’invito ad ospitare il prossimo Festival della Missione. La Chiesa bresciana è grata al Signore per i missionari e le missionarie che con la loro vita ogni giorno rendono testimonianza al mandato di Gesù ai discepoli «Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura».
Il festival sarà un’occasione significativa per rinnovare la passione e lo slancio per l’annuncio del Regno di Dio: quella passione che ha animato la vita del Beato Paolo VI, di San Daniele Comboni, della Beata Irene Stefani e di tanti figli e figlie di questa terra.
 
Monsignor Luciano Monari, vescovo di Brescia

 

 

Il significato del logo

Il logo scelto per il festival della Missione ha come finalità l’immediata individuazione dell’identità della proposta e di alcune idee portanti che soggiaciono all’impianto organizzativo.
I colori (rosso, giallo, verde, blu, bianco) richiamano - secondo la tradizione dell’animazione missionaria - i 5 continenti destinatari dell’unica missione che Gesù di Nazareth affida ai discepoli dopo la sua resurrezione indicando l’orizzonte che va da Gerusalemme agli estremi confini della terra.
La forma richiama il movimento di uscita, di irradiazione che dal centro apre verso l’altro, verso l’esterno. Per i credenti la Missione ha origine in Gesù, nell’Eucaristia che lo rende efficacemente presente in ogni tempo e luogo. La Missione, inoltre, si esprime in modo multiforme, superando modelli univoci, adattandosi alle diverse culture, linguaggi, tradizioni, e accogliendo una pluralità di sfide: l’inculturazione della fede, l’aiuto e la vicinanza ai poveri, agli ultimi, l’attenzione ai bisogni fondamentali dell’uomo (salute, istruzione, nutrizione); ha a cuore grandi temi come la pace, la giustizia, la dignità di ogni persona umana, il dialogo, lo sviluppo sostenibile. La dicitura “festival della Missione”, nella scelta grafica della lettera iniziale (f) allude alla croce di Gesù come annuncio di salvezza offerto a tutta l’umanità.
Il sottotitolo “Mission is possible”, non ha la pretesa di esaurire la complessità di temi presenti nel Festival, ma apre - per questa prima edizione - uno spazio di riflessione, confronto, dibattito, incontro su ciò che il mondo missionario ritiene e annuncia come “possibile” di fronte alle sfide epocali di oggi.

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