Non solo preghiere

NON SOLO PREGHIERE

 

 "La preghiera non è tempo perso, non è rubare spazio alle attività, anche a quelle apostoliche, ma è esattamente il contrario: solo se siamo capaci di avere una vita di preghiera fedele, costante, fiduciosa, sarà Dio stesso a darci capacità e forza per vivere in modo felice e sereno, superare le difficoltà e testimoniarlo con coraggio".
Parole del Papa Benedetto XVI nella catechesi dell'udienza generale, tenuta a Castel Gandolfo. 

 

La preghiera è spesso solo di richiesta, invece deve essere di lode a Dio per il suo amore, per il dono di Gesù Cristo, che ci ha portato forza, speranza e salvezza. Lo ha notato Benedetto XVI, che ha dedicato la catechesi dell'udienza generale a spiegare alcuni aspetti del significato della preghiera come emerge dal libro dell'Apocalisse, prendendo in esame la prima parte di questo testo. La preghiera costante, ha detto il Papa, risveglia in noi il senso della presenza del Signore nella nostra vita e nella storia, e la sua è una presenza che ci sostiene, ci guida e ci dona una grande speranza anche in mezzo al buio di certe vicende umane.

 

Figli miei, il vostro cuore è piccolo;  la preghiera, tuttavia, può renderlo più grande e capace di amare Dio. La preghiera è un'anticipazione del cielo,  un'emanazione del paradiso. Non ci lascia mai senza dolcezza.   È un miele che scende nell'anima e  addolcisce tutto. Davanti ad un preghiera ben fatta i
dispiaceri si sciolgono come neve al sole.   La preghiera è una rugiada odorosa:  bisogna però pregare con cuore puro per  sentirne il profumo.

 S. Giovanni Maria Vianney

 

La preghiera delle cinque dita

1) Pollice
Il pollice è il più vicino a te. Comincia quindi a pregare per chi ri è più vicino. Sono le persone più facili da ricordare. Pregare per i nostri cari è "un dolce obbligo".

2) Indice
Il dito successivo è l'indice. Prega per coloro che insegnano, educano e curano. Questa categoria comprende maestri, professori, medici e sacerdoti. Hanno bisogno di sostegno e saggezza per indicare agli altri la giusta direzione. Ricordali sempre nelle tue preghiere.

3) Medio
Il dito successivo è il più alto. Prega per le persone che costrui¬scono il destino del nostro Paese e guidano l'opinione pubblica. Hanno bisogno della guida di Dio.

4) Anulare
Il quarto dito è l'anulare. Lascerà molti sorpresi, ma è questo il dito più debole, come può confermare qualsiasi insegne di pianoforte. Ci ricorda di pregare per i più deboli, per chi ha molti problemi, per i malati. Hanno bisogno di preghiere giorno e notte: le preghiere per loro non saranno mai troppe. L'anulare, poi, ci invita a pregare anche per le coppie sposate.

5) Mignolo
Per ultimo arriva il nostro mignolo, il più piccolo di tutti, come piccoli dobbiamo sentirci noi di fronte a Dio e al prossimo. Come dice la Bibbia, "gli ultimi saranno i primi".
Il tuo mignolo ti ricorda di pregare per te stesso. Quando avrai pregato per tutti gli altri, potrai capire meglio quali siano le necessità guardandole nella giusta prospettiva.

 Papa Francesco

 

 

 

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