EPISODIO DI CORNETO, RODENGO SAIANO, 27.04.1945

Nome del Compilatore: Igor Pizzirusso                  

I.STORIA

Località

Comune

Provincia

Regione

Corneto

Rodengo Saiano

Brescia

Lombardia

Data iniziale: 27 aprile 1945 Data finale:

Vittime decedute:

Totale

U

Bambini (0-11)

Ragazzi (12-16)

Adulti (17-55)

Anziani  (più 55)

s.i.

D.

Bambine (0-11)

Ragazze (12-16)

Adulte (1755)

Anziane (più55)

S.

i

Ig n

10

10

                       

Di cui

Civili

Partigiani

Renitenti

Disertori

Carabinieri

Militari

Sbandati

 

10

         

Prigionieri di guerra

Antifascisti

Sacerdoti e religiosi

Ebrei

Legati a partigiani

Indefinito

           

Elenco delle vittime decedute

  1. Andreis Luigi Mario, partigiano. Nato il 15/9/1926 a Rodengo (BS)
  2. Caravello Giuseppe, partigiano. Nato il 7/10/1921 a Palermo
  3. Ceretti Giovanni, partigiano. Nato il 29/4/1925 a Gussago (BS)
  4. Felappi Pietro Giovanni, partigiano. Nato il 7/3/1917 a Cortenova (BG)
  5. Franchini Angelo, partigiano. Nato il 4/8/1913 a Provezze (BS)
  6. Lumini Gaetano Mirino Carlo, partigiano. Nato l’8/1/1923 a Rodengo (BS)
  7. Malvezzi Giuseppe (detto Pino), partigiano. Nato il 5/2/1912 a Desenzano (BS)
  8. Pezzotti Giovanni Luigi, partigiano. Nato il 30/1/1916 a Saiano (BS)
  9. Tiego Enea Olivo Gastone, partigiano. Di professione ragioniere. Nato il 23/3/1923 a Boara Polesine (RO)
  10. Vighenzi Giovanni Battista, partigiano. Segretario comunale di Rodengo Saiano. Membro del CLN e del comando del 5° settore. Croce di guerra al valor militare alla memoria. Nato il 14/2/1909 a Ostiano (CR)

partigiani rs

 

Altre note sulle vittime:

Partigiani uccisi in combattimento contestualmente all’episodio:

Descrizione sintetica

Catturati nel corso di un’azione armata la sera del 26 aprile 1945, 9 partigiani (Andreis Luigi Mario, Caravello Giuseppe, Ceretti Giovanni, Felappi Pietro Giovanni, Franchini Angelo, Lumini Gaetano Mirino Carlo, Malvezzi Giuseppe, Pezzotti Giovanni Luigi, Tiego Enea Olivo Gastone) e il loro comandante Giovanni

Battista Vighenzi vengono interrogati e torturati dalle SS del Gruppo Pronto Impiego guidato dall’SSSturmbannführer Alois Thaler. La mattina del 27 aprile, alle prime luci dell’alba e mentre i tedeschi battono in ritirata, Thaler e i suoi uomini conducono i 10 prigionier in località Corneto (frazione di Rodengo Saiano) e li fucilano. I loro corpi vengono ritrovati il giorno dopo nei pressi della villa dei conti Fenaroli.

Modalità dell’episodio:

fucilazione

Violenze connesse all’episodio:

sevizie e torture

Tipologia:

ritirata

Esposizione di cadaveri                               □

Occultamento/distruzione cadaveri       □

II. RESPONSABILI O PRESUNTI RESPONSABILI

TEDESCHI Reparto:

Waffen SS, Gruppo Pronto Impiego Nomi:

Alois Thaler, SS-Sturmbannführer

ITALIANI Ruolo e reparto:

Nomi:

Note sui presunti responsabili:

Alois Thaler nasce a Brunico il 28 novembre 1909. Capitano del Regio Esercito, nel 1939 opta per la Germania ed entra nella 6.SS-Gebirg-Division Nord. A causa di una ferita sul fronte russo, gli viene amputata una gamba. Durante l’occupazione italiana viene incaricato di guidare il Gruppo Pronto Impiego delle SS italiane. A guerra finita viene catturato. Il 2 maggio 1945 è portato a Corneto, sullo stesso luogo dove il suo reparto aveva fucilato i dieci partigiani, e subisce un analogo destino. L’ultima lettera scritta da una delle sue vittime (Giovanni Battista Vighenzi) viene trovata proprio in suo possesso.

Estremi e Note sui procedimenti:

 

III. MEMORIA

Monumenti/Cippi/Lapidi:

Monumento dedicato dalla popolazione di Rodengo Saiano ai dieci partigiani, posto sulla collina retrostante Villa Fenaroli, a Corneto.

Musei e/o luoghi della memoria:

 

Onorificenze

Croce di guerra al valor miliare alla memoria a Giovanni Battista Vighenzi

Commemorazioni

 

Note sulla memoria

 

IV. STRUMENTI

Bibliografia:

 

Rolando Anni Dizionario della Resistenza bresciana, Brescia, Morcellana, 2008, p. 388

 

Piero Malvezzi - Giovanni Pirelli (a cura di) Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana: 8 settembre 1943-25 aprile 1945, Torino, Einaudi, 2003, pp. 333-334

 

Dario Morelli Scritti incontro alla morte (Z. Ballardini, S. Belleri, M. Bettinzoli, G. Cappellini, L. Ercoli, F.

Franchi, E. Margheriti, F. Moretti, T. Olivelli, G. Pelosi, G. Perlasca, R. Petrini, E. Rinaldini, F. Rinaldini, G. Venturini, G.B. Vighenzi) in "La Resistenza bresciana" fascicolo 23, Brescia, Istituto Storico della Resistenza bresciana, 1992, pp. 59-60

 

Mariarosa Zamboni Via della Libertà, Brescia, Istituto storico della Resistenza bresciana, 1983, pp.

151-153

 

Miretta Rizzi , I martiri di Rodengo Saiano : i martiri di Saiano / 3.ed. Rodengo Saiano : Comune di Rodengo Saiano, 2008

Fonti archivistiche:

 

Sitografia e multimedia:

http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=619

 

 

 vighenzifotoGiovanni Battista Vighenzi (Sandro Biloni)

 

Di anni 36. Nato il 14 febbraio 1909 a Rovato (BS) ed ivi residente. Sposato. Nel 1933 vince il concorso per segretario comunale nella provincia di Brescia. Laureatosi in giurisprudenza presso l’università di Bologna nel 1940, nel ’42 trova impiego al comune di Rodengo Saiano (BS). Dopo l’armistizio, proprio in virtù della sua posizione lavorativa riesce a guadagnarsi la fiducia dei nazifascisti e ad aiutare segretamente i partigiani. Membro del Cln di Brescia e del comando del 5º settore dal dicembre del 1943, è tra gli organizzatori delle formazioni Fiamme Verdi, alle quali si unisce durante i giorni dell’insurrezione. La sera del 26 aprile 1945, al termine di un azione contro le SS, viene catturato dai tedeschi mentre si sta recando a Rovato per chiedere rinforzi. Interrogato e torturato per tutta la notte, il mattino seguente è condotto a Corneto e fucilato assieme ai compagni di lotta Andreis Luigi Mario, Caravello Giuseppe, Ceretti Giovanni, Felappi Pietro Giovanni, Franchini Angelo, Lumini Gaetano Mirino Carlo, Malvezzi Giuseppe, Pezzotti Giovanni Luigi e Tiego Enea Olivo Gastone. Alla sua memoria è stata assegnata la croce di guerra al valor militare.

 

 

 

 Dati anagrafici

 

Età 36 anni
Genere Maschio
Stato civile Coniugato
Data di nascita 14/2/1909
Luogo di nascita Rovato
Provincia di nascita Brescia
Residenza Rovato
   

Data di morte: 27/4/1945
Luogo di morte: Saiano
Comune di morte: Rodengo Saiano
Provincia di morte: Brescia
Regione di morte: Lombardia

Titolo di studio Laurea. Laureato in giurisprudenza presso l'Università degli studi di Bologna
Categoria professionale Ufficiali, impiegati pubblici e privati, pensionati
Professione Segretario comunale di Rodengo Saiano (BS)
Appartenenza alle Forze armate Esercito
Reparto tiburio Fanteria
Grado Tenente
   
 

 

 

 Attività nella resistenza

 

Nome di battaglia: Sandro Biloni
Tipologia del condannato: Partigiano
   
Prima formazione nella Resistenza: 1/12/1943 - 26/4/1945
Tipo di reparto: Comando
Nome del reparto: Comando del 5º settore del Cln
   
Condizione al momento della morte: Combattente
   
Agente della condanna: Decisione di un comando militare
Tipo di esecuzione: Nazifascista
Circostanza della morte: Eccidio
Descrizione della circostanza della morte: Membro del Cln, Giovanni Battista Vighenzi si unisce alle formazioni Fiamme Verdi durante i giorni dell'insurrezione. Catturato il 26 aprile 1945, al termine di un'azione contro le SS, viene interrogato e torturato per tutta la notte, prima di essere fucilato a Corneto (frazione di Rodengo Saiano) il mattino successivo.
Causa della morte: Fucilazione
Modalità dell'esecuzione All’alba del 27 aprile 1945, mentre le truppe tedesche si ritirano, il Gruppo Pronto Impiego delle Waffen SS comandato da Alois Thaler fucila a Corneto 10 partigiani catturati la sera prima. I loro nomi sono Andreis Luigi Mario, Caravello Giuseppe, Ceretti Giovanni, Felappi Pietro Giovanni, Franchini Angelo, Lumini Gaetano Mirino Carlo, Malvezzi Giuseppe, Pezzotti Giovanni Luigi, Tiego Enea Olivo Gastone e Giovan Battista Vighenzi.

 

 

Lettera a Moglie, scritta in data 27-04-1945
Stato del documento: autografo

La lettera è conservata presso:
Istituto storico della Resistenza bresciana - Brescia

Indirizzo web:
http://www.italia-liberazione.it/brescia/index.php

Note al documento:
La lettera fu trovata tra le carte del comandante delle SS Alois Thaler.Nell'ultima edizione del volume curato da Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli "Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana" (ristampata da Einaudi editore nel 2003) il testo trascritto (pp. 333-334) differisce dall'autografo. Innanzitutto è totalmente assente la parte a cavallo delle due facciate, che va da “che abbraccio di gran cuore.” fino a “Sei libera nel tuo domani”. Alla prima riga la parola “sole” è diventata “sete”. Più in basso invece, dopo “vicino a te”, è stata aggiunta la frase “sulla tua spalla, nel tuo animo”, che però nell'originale non compare;. A metà della seconda facciata, infine, da “fiori di campo” si è passati a “fiori campestri”.

 

Lettera di Giovanni Battista Vighenzi (Sandro Biloni) alla Moglie scritta in data 27-04-1945

 

[Fronte]


27 aprile 1945

 

Liana amatissima,

c’è un gran sole nel mio cuore in questo momento e una grande serenità.

Non ti rivedrò più, Liana. Mi hanno preso, mi fucileranno.

Scrivo queste parole sereno d’animo e col cuore spezzato nello stesso tempo per il dolore che proverai.

Ti ho detto stasera prima di partire: Liana, ho tanta voglia di riposare vicino a te- io riposerò vicino a te ogni notte per tutta l’eternità.

Cara, tanto cara.

Ho mille scuse da chiederti per le gentilezze che non ho avuto per te che ne meriti tante.

Pino è stato pure preso e fucilato appena prima di me.

Prega per noi due amici: uniti anche nella morte. E’ morto con dignità e mi ha salutato con uno sguardo in cui c’era tutta la sua vita. Spero di morire anch’io, di fare il gran viaggio serenamente.

La mia ultima parola sarà il tuo nome: il nome che è inciso sulla fede che ti mando.

Tu parlerai alla mia mamma, tu la consolerai se sarà possibile, povera vecchia, povera cara mamma. E la zia e mio fratello Luigino.

A Marietta dirai che il mio affetto di fratello si ingigantisce in questo momento.

Consolatevi: la vita ha di queste improvvise rotture.

I tuoi di Modena, la mamma, il babbo, la Cesara in modo particolare. Cesara Tonino e Margherita, mi sono tutti presenti.

Dì a Tonino che sarà come se io assistessi al battesimo del suo piccolo.

Ricordatemi al caro Rino che abbraccio di gran cuore.

Liana, tutto il mio è tuo. Se io fossi vivo per realizzare uno di questi progetti di cui tanto abbiamo parlato, vorrei che la piccola proprietà di Ostiano fosse esattamente divisa fra Luigino e Mariettina.


[Retro]

Così, invece, desidero che tu subentri nella proprietà della quota legittima che ti spetterebbe.

I libri sono tuoi, meno qualche ricordo che gli amici più cari hanno desiderio di avere; tua è la casa in tutto quello che è mio, meno ciò che credi di cedere a Mariettina o che lei desidera.

Siate anche in ciò due care sorelle.
Vi adoro tutti e [...] Tu, Liana, torna dai tuoi non appena ti sarà possibile e vivi con loro.

Sei libera nel tuo domani. Vieni soltanto di tanto in tanto sulla mia tomba e portavi uno di quei mazzettini di fiori di campo che tu sapevi così bene combinare.

Addio, debbo salutarti cara e tanto amata. Non mi importa di perdere la vita perché ho avuto il tuo prezioso amore per quasi tre anni ed è stato un gran dono.

Muoio contento di essermi sacrificato per una idea di libertà che ho sempre tanto auspicato.

Sotto la mia firma e sulla fede metto i miei ultimi baci.

Tuo per sempre.


Battista

 

 lettera fronte  lettera retro

 

 Muoio contento per essermi sacrificato per un’idea di libertà che ho sempre tanto auspicata.


Giovanni Battista Vighenzi (Sandro Biloni)
Di anni 36 dottore in legge nato a Rovato (Brescia) il 14 febbraio 1909 _ Segretario comunale di Rodengo Saiano (Brescia), si cattiva la simpatia delle S.S. tedesche e italiane e può cosí prestare efficace opera nell’organizzazione e assistenza delle formazioni partigiane della zona
è membro del C.L.N. si unisce quindi a formazioni armate e partecipa a combattimenti in uno
dei quali, il 26 aprile 1945, disarma con i suoi uomini settantadue S.S. tedesche -.

Catturato alle ore 21,30 del 26 aprile 1945, poche ore prima della liberazione, per opera di S.S. tedesche, mentre nel corso di un combattimento si recava a chiedere rinforzi seviziato


Fucilato nella notte fra il 26 e il 27 aprile 1945,
a Saiano, con altri tre patrioti.
VIGHENZI Giovanni Battista Ostiano, 14 febbraio 1909 Saiano, notte 26-27 aprile 1945).

Diplomatosi in ragioneria a Cremona, svolto il servizio militare a Firenze in qualità di ufficiale di complemento, sostiene gli esami di segretario comunale, attività che inizia presso il comune di Padenghe. Nel 1940 si laurea in scienze economiche a Bologna e alla fine dell’anno è segretario comunale a Rovato.
Ottiene poi la sistemazione a Rodengo Saiano.

Conosciuto per la passione alla cultura e ai problemi sociali, pubblica un solo articolo su una rivista giovanile francese, ma accumula appunti su appunti. Dopo l’8
settembre 1943 passa all’azione. Accattivatosi la simpatia di tedeschi e fascisti può prestare efficace attività nell’organizzazione e nell’assistenza delle formazioni
partigiane della zona; è membro del C.L.N., si unisce quindi a formazioni armate e partecipa a combattimenti in uno dei quali, il 26 aprile ’45, disarma con i suoi uomini 72 SS. tedesche.

Catturato alle ore 21,30 del 26 aprile ’45 poche ore prima della liberazione, per opera si SS tedesche, mentre nel corso di un combattimento si recava a chiedere rinforzi, seviziato, fu fucilato nella notte in località Villa Fenaroli a Saiano, assieme a Giuseppe Caravello, Giovanni Cerretti e Pino Malvezzi, per ordine del maggiore tedesco Thaller, a sua volta fucilato il 2 maggio.


Gli viene assegnata la croce di guerra al V.M. e dedicata una via in Brescia. E’ inoltre ricordato con una lapide all’interno dell’abbazia di Rodengo.

Tratto da ENCICLOPEDIA BRESCIANA, di Antonio Fappani, Vol. XXI, pag. 65

 

 

 

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